sabato 26 novembre 2011

Gori cittadino onorario nel ricordo del terremoto

Frigento Il produttore tv premiato nel nome dei volontari che aiutarono i sinistrati

DAL MATTINO DI AVELLINO 26 novembre 2011


Loredana Zarrella
FRIGENTO. Trentuno anni dopo, Giorgio Gori è tornato in Irpinia per diventare, a tutti gli effetti, figlio legittimo di quella terra per cui si adoperò da volontario. Frigento gli ha conferito, ieri, la cittadinanza onoraria per aver portato aiuto e conforto alla comunità profondamente provata dal sisma.
Il giornalista, ex direttore di Canale 5 e di Italia 1 e produttore di eventi televisivi di successo come l’Isola dei Famosi, ha ricevuto l’onorificenza dal sindaco Luigi Famiglietti, nell’aula consiliare, tra ragazzi delle scuole, rappresentanti della Protezione civile e cittadini memori di quell’evento devastante.
«Fu un’esperienza di umanità ricchissima - ha affermato Gori - Questa onorificenza la divido con tutti gli altri volontari. Ritrovo oggi la gentilezza e l’umanità che, nonostante il freddo gelido, ci regalaste».

venerdì 25 novembre 2011

Giorgio Gori, angelo del terremoto a Frigento

DAL MATTINO DI AVELLINO 25 novembre 2011

Loredana Zarrella

In Irpinia, dopo il terremoto del 23 novembre ’80, accorsero migliaia di volontari da tutta Italia. Tra questi un giornalista di vent’anni, Giorgio Gori, che sarebbe poi diventato direttore di Canale 5 e Italia 1 e fondatore della casa di produzione televisiva «Magnolia». Per aver portato conforto e aiuto a una popolazione gravemente provata dal sisma, il consiglio comunale di Frigento ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria. Oggi alle 16, nell'aula consiliare del Comune, la cerimonia, alla presenza del sindaco Luigi Famiglietti, di Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, di Giacomo D'Arrigo, coordinatore nazionale Anci giovani, delle autorità civili, militari e religiose. Un’onorificenza importante che l’amministrazione frigentina ha voluto assegnare in concomitanza con l'anniversario del sisma del 23 novembre. «A Frigento, tra gli Angeli del terremoto, così come li ha definiti Legambiente, Giorgio Gori arrivò con un’associazione di Bergamo per dare aiuto materiale e sostegno morale alla popolazione».

domenica 6 novembre 2011

Diritto e giustizia, la lezione di Bachelet

A Fontanarosa una settimana di incontri e mostre sul giurista cattolico assassinato dalle Br

DAL MATTINO DI AVELLINO 6 novembre 2011

Loredana Zarrella
Nel tempo dell’instabilità politica, dell’erosione di ideali e dell’incertezza generale dilagante, c’è chi ha scelto di aggrapparsi ai pilastri del passato, a uomini dal forte spessore etico e morale, per provare a riemergere e a costruire un presente e un futuro diversi, migliori. In questa strategia si inserisce la mostra-convegno che, da oggi fino a domenica 13, si svolgerà a Fontanarosa. «Gli ideali che non tramontano. Vittorio Bachelet testimone di valori politici, del diritto e della giustizia» è il nome dell’iniziativa, adottata dal Comune di Fontanarosa di concerto con l’Azione Cattolica Italiana-Diocesi di Avellino, la Pro loco «La Fonte», la Confraternita Misericordia e l’associazione culturale «Volti nuovi», con il supporto logistico dell’Onlus «Oasi Irpina».

giovedì 3 novembre 2011

Muscoli in scena, giovani bodybuilders crescono

Amedeo Maglione, il più giovane campione al mondiale IBFA 2011 di body building

Un corpo atletico, con muscoli poderosi e ben scolpiti. Non è la statua di un eroe mitologico, né un nerboruto personaggio di un fumetto. E' l'immagine di Amedeo Maglione, vincitore, nella categoria Juniores under 20, del Campionato mondiale IBFA (International Bodybuilding & Fitness Association) di body building. Alla gara, che si è disputata domenica scorsa al Palacavicchi di Roma, hanno partecipato numerosi atleti provenienti da tutto il mondo.
Ad Amedeo Maglione, diciassettenne di Ariano Irpino, la coppa di campione del mondo nella categoria dei più giovani bodybuilder. Anni di palestra che lo hanno portato a gareggiare, oggi, in una kermesse capitolina che ha visto partecipi i più grossi bodybuilder, tra cui atleti italiani, inglesi, spagnoli, ungheresi, russi. «Ho iniziato ad allenarmi quando avevo 10 anni perché sono sempre stato attratto dai fisici muscolosi. Mio zio, che non gareggia ma è un bodybuilder da 20 anni, mi ha dato delle dritte importanti». Una vittoria inaspettata per il giovanissimo Amedeo: «E' stato il mio istruttore a convincermi a partecipare alla gara. Mi sono preparato quindi in una sola settimana mentre, di solito, per iscriversi a queste competizioni, sono necessari due o tre mesi di allenamento».
Soddisfatto per il risultato raggiunto, Amedeo tornerà ora a scolpire il suo fisico in palestra e con un'alimentazione mirata. Bodybuilder per passione come sono sempre più, oggi, gli atleti e le atlete seguaci di quella cultura fisica ha come obiettivo il raggiungimento di determinati canoni estetici: aumento della massa e della definizione muscolare nel rispetto delle proporzioni. Una specie di progetto estetico del proprio corpo che mentre pare strizzare l'occhio a modelli scultorei e leggendari, come le antiche potenti divinità, nel cinema e nei fumetti ha sempre trovato la sua più vistosa e grande messa in scena. Fra tutti  Sylvester Stallone in Rambo, Arnold Schwarzenegger in Terminator, l'incredibile Hulk e Steve Reeves, il celebre Ercole nella pellicola del 1958 di Pietro Francisci, uno dei più grandi successi del cosiddetto genere peplum.

Loredana Zarrella