mercoledì 14 novembre 2012

Petrolio in Irpinia, i Comuni bocciano il piano


Gesualdo e Nusco dicono no alle trivellazioni: troppo rischiose. Lunedì i dossier alla Regione

DA IL MATTINO DI AVELLINO 14 novembre 2012

Loredana Zarrella

Una corsa contro il tempo per dire no al petrolio. Entro lunedì 19 bisognerà far pervenire alla Regione Campania le osservazioni contro l’approvazione del progetto di perforazione del pozzo esplorativo Gesualdo 1, prima fase del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato Nusco. È quanto farà il Comune di Gesualdo dopo averne discusso in consiglio comunale. Un’assemblea pubblica a cui ha partecipato, in via straordinaria, il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, e durante la quale hanno preso la parola anche due esponenti del Comitato «No petrolio», Donatello Matassino e Janet Natale. «È necessario muoversi, invitiamo ancora i Comuni interessati a unirsi al nostro comitato perché, forse, c'è ancora tempo per evitare le trivellazioni», hanno ribadito i due giovani. Il consiglio ha abbracciato all’unanimità la questione e si è detto pronto a far parte del comitato. Dura la posizione del sindaco, Carmine Petruzzo: «Vogliamo che il nostro territorio venga preservato da ogni tipo di inquinamento. Siamo dunque nettamente contrari all'esplorazione petrolifera. Il territorio deve essere mantenuto pulito, lontano da ogni tipo di speculazione».

giovedì 1 novembre 2012

Carpignano, ritorna la Madonna nera

 
    
L'arte ritrovata
Dopo il restauro, riapre il santuario di Santa Maria. Sabato la cerimonia a Grottaminarda

DA IL MATTINO DI AVELLINO 1 novembre 2012

Loredana Zarrella



   Ha una struttura completamente messa a nuovo ma un’anima antica e un manto di fede che da secoli l’avvolge. Si respira il vecchio e il nuovo insieme nel ristrutturato Santuario di Santa Maria di Carpignano, luogo di fede e di riflessione ma anche spazio di confronto e sede di convegni.
Sabato sarà giorno di festa in questa piccola frazione di Grottaminarda: si restituisce ufficialmente alla comunità il complesso religioso in una veste nuova, dopo i lavori di ristrutturazione. Alle 17,30 la cerimonia di dedica del nuovo altare, presieduta da Giovanni D’Alise, vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia e concelebrata dal Provinciale dei Padri Mercedari Franco Podda. Il dipinto ad olio su tavola della Madonna Nera (205 per 75 centimetri), opera di autore ignoto, icona bizantina oggetto di diversi rifacimenti e restauri nei secoli (gravi i danni causati dal terremoto del 23 novembre 1980), è stato intanto ricollocato al suo posto, dopo essere stato custodito nel museo del santuario. Troneggia ora sul nuovo altare in onice di Gesualdo, la stessa pietra con cui sono stati realizzati anche l’ambone, il basamento del tabernacolo e il fonte battesimale (realizzati dallo scultore Egidio Iovanna utilizzando anche il marmo di Carrara). Del XII secolo è l’inconfondibile sviluppo verticale dell’immagine su tavola di noce mentre gli interventi successivi sull’opera ci hanno consegnato una raffigurazione mariana tipicamente cinquecentesca, collocabile nel XVII secolo anche in base alla tecnica pittorica.