martedì 24 aprile 2012

In nome del principe di Piombino, tra balli e canti popolari

Gesualdo - Inaugurata Largo Porta Niccolo' Ludovisi

Ha ricevuto la benedizione del parroco Alberico Grella ma anche la magica consacrazione della danza, in un vortice di suoni e movimenti. Così la nuova piazzetta antistante la Chiesa dell'Addolorata di Gesualdo è stata inaugurata, alla presenza del sindaco Carmine Petruzzo e dell'assessore alla cultura Raffaele Fulchini che ha sottolineato l'importanza dello scambio culturale, promosso dal Comune, tra due corsi di danza popolare, tra una compagnia di Pozzuoli (libreria Cion Cion Blu) e il gruppo danzante dell'”Accademia Carlo Gesualdo” nel paese irpino. Uno scambio che è diventato unione tra l'Area Flegrea e il borgo del principe dei musici e che ha portato a ballare decine di persone unite sotto un unico, emblematico nome: “Il Cerchio della danza”. Hanno ballato e cantato con il gruppo musicale “Tammurriata Instabile”, ricordando che il ballo è forma di espressione del corpo e comunicazione, festa e patrimonio culturale. 


Movenze leggere e foulard rossi volteggianti nell'aria, mossi da rapide mani, hanno animato la piccola piazza, costruita con pietra di Gesualdo e inaugurata con il nome di “Largo Porta Niccolò Ludovisi”, in onore a quel principe che, nel XVII secolo, diede lustro alla cittadina con numerose opere architettoniche, tra cui, appunto, quel portale, ormai scomparso, di cui resta una testimonianza scritta dello storico locale Giacomo Catone (1769-1851):«Il frontespizio, volto all'ampia strada che mena al convento de' Cappuccini è così magnifico che può senza la menoma esagerazione porsi al paragone di quelli che decorano l'ingresso delle grandi città: esso formato di bianca pietra a disegno da illustre scalpello, ed affiancato da sodi lavori dell'istessa materia, è decorato da tre Imprese che fregiano al di sopra di esso. Quella di mezzo assai più grande comprende in sé le armi, o sia lo stemma di Filippo II, in tutto simile a quella che sormonta il primo portone del Castello...;ed è terminata al basso del pari dall'emblema del Tosone; quella a destra esprime le armi delle due famiglie Gesualda e Ludovisia, e quella a sinistra lo stemma della Comune, che ha la G».
 A memoria di quella magnifica opera architettonica, abbattuta, purtroppo, i primi anni del ‘900, è stata affissa una riproduzione in ceramica dell’unica immagine che la ricorda.
Lo stesso sindaco Carmine Petruzzo ha ricordato il considerevole impegno del principe di Piombino in merito allo sviluppo urbanistico del paese: «Ludovisi restaurò tutte le chiese di Gesualdo, è stato il vero principe magnifico al quale il paese nel 1600 deve la sua grandezza, abbiamo voluto ricordarlo dandogli il nome su questa piazza che è il segno tangibile della volontà di tutto Gesualdo di emergere e ricostruire non dimenticando il suo passato perché è solo con questo connubio tra passato e presente che possiamo migliorare il nostro paese. Dobbiamo far sì che non si disperda la memoria storica e fare in modo che Gesualdo possa diventare paese a vocazione turistica con grande ricettività e disponibilità verso i forestieri che vogliono venire a visitarci». Con un esplicito riferimento a chi, in questi giorni, aveva avanzato dubbi, su facebook, in merito ad accessi per disabili non perfettamente in norma, il sindaco ha sottolineato la volontà di continuare a costruire accettando anche i giudizi negativi, a patto che non siano disfattisti: «Le critiche sono incentivi se fatte in maniera costruttiva. Accettiamo i suggerimenti di tutti i concittadini per migliorare le nostre opere pubbliche».

Loredana Zarrella




 Compagnia di canti e balli popolari "Il cerchio della danza" dell'Accademia Carlo Gesualdo e della libreria Cion Cion Blu di Pozzuoli










 

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