DA IL MATTINO DI AVELLINO 7 marzo 2013
Loredana Zarrella
L’8 marzo 1566 nasceva Carlo Gesualdo, il raffinato
madrigalista, nipote di San Carlo Borromeo, oggi conosciuto come il Principe
dei Musici. Una data da ricordare, in modo particolare, in questo 2013,
l’anno che segna 400 anni dalla morte del nobile musico, avvenuta l’8
settembre 1613. Da domani, non a caso, si entra nel vivo delle
celebrazioni. Dopo aver inaugurato il cartellone con il concerto «Apriti
sesamo» di Franco Battiato, cantautore che più volte si è ispirato al celebre
madrigalista, il Teatro «Carlo Gesualdo» di Avellino ospiterà la
prima di una serie di approfondimenti sulla figura del Principe
di Venosa: alle 18 è prevista la conferenza «Carlo Gesualdo:
l’uomo, i suoi tempi e le sue passioni». Sarà l’ex presidente dell’Istituzione
teatrale Gennaro Iannarone a condurre il pubblico, per mezzo del racconto
e di tracce musicali, in una dimensione passata permeata dall'intreccio del sacro e del profano: «La musica di Carlo - spiega Iannarone - è
stata rivoluzionaria. I suoi madrigali parlavano perfino di amore. Si tratta di
composizioni orientate sia dal tempo storico sia dalla sua vita di uomo,
malinconico e tormentato. Si nota, nella sua produzione musicale, un passaggio
dalla serenità del Rinascimento al tormento del Barocco». «Sarà una conferenza quasi spettacolo con video e musica in cui non mancheranno novità e sorprese per il pubblico» aggiunge Iannarone che già il
9 giugno 2005 aveva intrattenuto attenti uditori al Victor Hugo
sugli stessi temi e che ora intende riproporli in veste nuova.
Lungo il
fil rouge della sperimentazione si inserisce un altro appuntamento del
Teatro, riservato a una classe V della scuola elementare di via
Colombo: «Sognando Gesualdo», l’11 marzo, nella sala danza, sarà una seduta di
distensione psichica con supporto musicale, a cura di Mirella Napodano. «Si
tratta di un esperimento inedito. Useremo, come cuscino musicale, uno dei
”Responsoria” di Carlo Gesualdo, scelto dal cd da poco pubblicato in
Francia del musicista avellinese Gianvincenzo Cresta», spiega Napodano,
convinta che la fantasia sia la palestra della progettualità: «La
musica ha un grande potere di induzione onirica, fa da ponte tra affettività e
sogno, incentiva la creatività e stimola l’intelligenza».
Carlo Gesualdo in un'opera di Joe Coleman |
Il 23 marzo sarà
la volta della performance «L’Ultimo Principe» con Adria Mortari ed
Eugenio Ottieri, musicista e primo presidente del Teatro di Avellino. Sarà un
incontro basato sull’esposizione di quei materiali che hanno fatto
parte del progetto realizzato dal «Carlo Gesualdo» nel 2004. Uno
spettacolo complesso, fatto di musica, voci recitanti e una video
installazione di Fabrica, il centro di ricerca e comunicazione della
famiglia Benetton, con interviste sul genio del principe madrigalista a
Franco Battiato, Andrea Molino, Manlio Sgalambro e Carlo Bertelli. «Fu
un’operazione complessa - ha commentato Ottieri - che ricorderemo proponendola
come un workshop, una sorta di descrizione del lavoro di produzione. Sarà
interessante ripercorrere il processo creativo di quello spettacolo,
crocevia di ricerche musicologiche e testuali, di video, recitazione e
musica».
Mentre ad Avellino il Teatro si appresta così a celebrare nel mese di
marzo l’eccelso compositore, a Gesualdo la scuola media «Cillo
Palermo» ospiterà, domani, alle ore 9,15, il convegno «Il Principe
madrigalista e la sua Città di Gesualdo». Interverranno il dirigente scolastico
Alfonsina Manganiello, Carmine Iannarone e Michele Zarrella, oltre a
rappresentanti di enti e associazioni culturali presenti sul territorio.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per donare alla biblioteca degli
Istituti scolastici di Gesualdo e Villamaina, così come alle biblioteche dei
comuni di Frigento, Gesualdo e Villamaina, il libro «Gesualdo, immagini e
ricordi» (Sellino Editore), a cura di Rossano Grappone e Carmine Iannarone.
Tra i vari interventi e una mostra fotografica, l’incontro, promosso
dalla scuola secondaria di primo grado «Gussone» di Villamaina e
da quella di Gesualdo, ha come obiettivo quello di «spingere i ragazzi a
sviluppare il senso della bellezza che è anche senso della vita. -
commenta Alfonsina Manganiello - Più si conosce il proprio territorio,
consapevoli della propria identità, più lo si ama e lo si porta dentro». Gli
stessi alunni della scuola media di Gesualdo saranno protagonisti, in
quanto guide turistiche, il 23 e 24 marzo, durante le giornate Fai di
primavera, occasione in cui la Fondazione «Carlo Gesualdo»,
presieduta da Edgardo Pesiri, darà avvio alle celebrazioni in onore del
Principe dei Musici. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Brava Loredana, come sempre informata e comunicativa. Un plauso al teatro "Gesualdo" di Avellino, anche se ripropone alcune iniziative già svolte. Evviva anche alla sensibilità della Scuola Media "Cillo Palermo". C'è modo, infine, di conoscere i programmi del Comune di Gesualdo per il 400° anniversario della morte (8 settembre 1613) oppure della Fondazione? C'è modo anche di indurre il Comune di Gesualdo a correggere gli errori che mantiene sulla pagina "Monumenti/Castello" del proprio sito ufficiale?
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