"Un viaggio chiamato Gesualdo", Gustaw Herling e il madrigale funebre del musico Carlo
DA IL MATTINO DI AVELLINO
20 aprile 2013
Loredana Zarrella
DA IL MATTINO DI AVELLINO
20 aprile 2013
Loredana Zarrella
Una città magica e misteriosa, incastonata, come un gioiello, tra le verdi valli irpine. Così Gesualdo è probabilmente apparsa agli occhi dei tanti illustri viaggiatori, italiani e stranieri, che l’hanno visitata, spinti dal desiderio di trovare spunti e indizi utili a un’eventuale ricostruzione letteraria e filmica o a una produzione musicale vicina al grande genio Carlo Gesualdo. Tra questi, lo scrittore polacco, autore di «Un mondo a parte», Gustaw Herling, che approdò, da letterato curioso a caccia di ispirazione, nella cittadina del Principe dei Musici agli inizi degli anni ’90. Una visita che verrà ricostruita domani, alle 17 nella sala convegni dello storico Palazzo Pisapia a Gesualdo da Marta Herling, figlia di Gustaw e segretario generale dell’Istituto italiano per gli Studi Storici. Con lei ne parleranno Titti Marrone, una delle firme più note del giornalismo napoletano, e Ortensio Zecchino, autorevole intellettuale e politico irpino. «Un viaggio chiamato Gesualdo – il racconto di Gustaw Herling» è il titolo dell’incontro voluto dal Centro Unla di Gesualdo che, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani, ha deciso di ripercorrere le tappe di quel fervente turismo culturale di cui è stato meta il piccolo centro visitato da artisti come Igor Stravinsky, Salvatore Sciarrino, Franco Battiato, Werner Herzog, Roberto De Simone.