DAL MATTINO DI AVELLINO 23/05/2011 - PRIMA PAGINA
Il personaggio
Una composizione di teatro canzone promossa a pieni voti da una platea virtuale di giovanissimi. È il finale, a sorpresa, dell’«Italian music festival», il contest musicale sul web che ha portato alla vittoria Marialuisa De Prisco, la cantautrice ventinovenne di Gesualdo, già vincitrice del Biella Festival nel 2009 e del Premio Lunezia nel 2010, oltre che finalista a «Musicacontrocorrente», al Premio Poggio Bustone e, lo scorso ottobre, al Premio per cantautrici «Bianca d’Aponte». Se si aggiunge che all’evento hanno partecipato cantanti come Roberto Vecchioni, Malika Ayane, Giusy Ferreri e Cristina Donà è facile comprendere lo stupore della stessa Marialuisa che non si aspettava di avere un riscontro positivo da una community composta da ragazzi di 20-25 anni, abituati all’ascolto di canzoni commerciali.
«Inno al progresso» è infatti una canzone d'autore che nasce da una riflessione sul sempre più raro contatto umano: «Ho sentito l’esigenza di descrivere cosa stavo vivendo sulla mia pelle con l’avvento di internet, facebook. È un inno ironico in alcuni casi, veritiero in altre parti, in cui fondamentalmente si parla di cosa il progresso subdolamente ci sta togliendo, che è la capacità di comunicare con la parola e con gli occhi. Pensiamo di poter fare tutto attraverso internet ma così si perdono un sacco di abilità relazionali ed empatiche». Al secondo posto si è posizionata «Madre che non ci sei» scritta da Biagio Antonacci per Loredana Errore, cantante del talent show «Amici», mentre si è aggiudicato il terzo posto, con la canzone «Quasi da vicino», Alessandra Falconieri di «X Factor», il talent targato Rai. Giunto alla nona edizione, il concorso è stato ideato da Andrea Baldinazzo.
«Inno al progresso» è infatti una canzone d'autore che nasce da una riflessione sul sempre più raro contatto umano: «Ho sentito l’esigenza di descrivere cosa stavo vivendo sulla mia pelle con l’avvento di internet, facebook. È un inno ironico in alcuni casi, veritiero in altre parti, in cui fondamentalmente si parla di cosa il progresso subdolamente ci sta togliendo, che è la capacità di comunicare con la parola e con gli occhi. Pensiamo di poter fare tutto attraverso internet ma così si perdono un sacco di abilità relazionali ed empatiche». Al secondo posto si è posizionata «Madre che non ci sei» scritta da Biagio Antonacci per Loredana Errore, cantante del talent show «Amici», mentre si è aggiudicato il terzo posto, con la canzone «Quasi da vicino», Alessandra Falconieri di «X Factor», il talent targato Rai. Giunto alla nona edizione, il concorso è stato ideato da Andrea Baldinazzo.
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Negli anni hanno partecipato cantanti famosi, come Loredana Bertè e Giuni Russo, e artisti alcuni sconosciuti al grande pubblico che, dopo aver partecipato al contest sul web, hanno proseguito la loro carriera. È il passaggio in cui spera Marialuisa De Prisco che, dopo aver autoprodotto il suo album «Sèttete», sarebbe ovviamente ben disposta a essere promossa da una casa discografica: «L’”Italian music festival” è una grandissima opportunità per gli artisti poco conosciuti e una valida occasione di crescita attraverso i commenti degli utenti». Il contest si avvale di una giuria di di professionisti del settore e di una giuria popolare che determina il voto finale per il 40%. A differenza di altri concorsi musicali sul web, gli utenti che votano fanno parte della community e non c’è la possibilità da parte dell’artista di fare incetta di voti. Un rigido meccanismo di selezione ideato per evitare che l'attività di promozione annulli la validità del giudizio di merito. Per regolamento tutti gli utenti devono votare, e quindi ascoltare, tutte le canzoni in gara. Nei due mesi in cui i brani musicali restano a disposizione sul web, «gli internauti hanno la possibilità di affezionarsi ai grandi e ai piccoli e sconosciuti artisti come me», spiega Marialuisa.
Dopo un’infanzia trascorsa sotto la guida della sorella Emanuela, pianista classica, e dopo aver frequentato i conservatori «Cimarosa» di Avellino, prima, e il «Giuseppe Verdi» di Milano, qui presso l’Università «Bocconi» ha conseguito la laurea in Economia con il massimo dei voti. Ora il tour: il 22 giugno sarà al «The Place» di Roma, mentre a luglio seguirà, a Perugia, «Umbria Jazz Clinics», lo stage di canto tenuto dai professori della Berklee School of Music di Boston.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loredana Zarrella
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