Il libro - DAL MATTINO DI AVELLINO 29/05/2011 In 700 pagine un bibliotecario che resta anonimo descrive tradizioni e usanze nei paesi irpini
Loredana Zarrella Più di 700 pagine intrise di tradizioni, riflessioni e ricordi. Pubblicato da poco, «Paese che vai Pasqua che trovi» è un viaggio, tra fede e folklore, nei paesi irpini durante il periodo pasquale. Un itinerario a ritroso negli anni in cui usanze, riti pagani e funzioni liturgiche vengono fotografate da un appassionato più che da uno studioso, da un divoratore di libri e riviste, irpino. L'autore non è uno scrittore di saggi né un famoso antropologo. Nella premessa si firma un aspirante cristiano e si descrive come un appassionato di manifestazioni festive fin dall'infanzia. Una laurea interdisciplinare in Bibliografia, Biblioteconomia e storia della chiesa. Al lettore rende noto il suo lavoro da bibliotecario e alcuni affetti personali, menzionati tra le note di ringraziamento. Se gli si chiede perché ha voluto nascondere il suo nome sorride e non concede «sconti». Nessuna presentazione ufficiale del libro. Solo una copertina in tela e una sovracopertina curata a far da cornice e impreziosire il lavoro di dieci lunghi anni. Atteggiamento da perfetto bibliotecario, silenzioso ma instancabile topo da biblioteca.
Grazie al suo sterminato archivio personale, fatto di ritagli di articoli di quotidiani e riviste, dal 1989, ha iniziato così a redigere il suo libro con un sottotitolo a tre voci che ne rende palese l'intento divulgativo: «Le più belle tradizioni religiose e popolari irpine nel tempo pasquale. Dalle Sacre Ceneri alla Pentecoste. Guida ragionata tra attualità, ricordi e confronti». L'obiettivo, dichiarato, è quello di preservare nella memoria collettiva «un inestimabile patrimonio di vita pubblica», espressione di una religiosità singola e comune allo stesso tempo perché, in occasione del periodo pasquale i paesi irpini si trasformano «in una grande ecclesia, un'assemblea in cui tutti si sentivano, e si sentono, protagonisti ed artefici di un ringraziamento corale».
L'autore riporta storie, credenze, tradizioni irpine nel periodo della Pasqua in tutto il suo lunghissimo arco temporale, dalle Sacre Ceneri alla Pentecoste, che quest'anno cade il 12 giugno. Ogni periodo liturgico ripercorre le usanze dei diversi paesi irpini. Una divisione che rende agevole anche solo consultare il volume. Curiosità, aneddoti, descrizioni puntuali di eventi, dalle processioni ai canti, dalle sacre rappresentazioni alla ritualità quotidiana, dai gesti simbolici alla semplice religiosità popolare. Un elegante segnalibro in stoffa arriva in soccorso ai più distratti. E anche il più disincantato lettore si accorgerà che le pagine sono state redatte dopo una lunga consultazione di libri e riviste ma soprattutto, dopo un'assidua ricerca sul campo. «Interi motori usurati girando in lungo e in largo per quasi tutto il vastissimo territorio irpino... da Senerchia a Montaguto, da Lauro a Monteverde»: così l'autore descrive la sua meticolosa e appassionata ricerca nel mondo delle festività pasquali. Una ricerca realizzata attraverso la raccolta di materiale fotografico, di manifesti, cartoline ma soprattutto di testimonianze e racconti, oltre che di visioni dirette di riti e manifestazioni, di registrazione di voci e sentimenti. Una sorta di bibliotecario-giornalista che non manca di riportare alcune particolarità come le tradizioni gastronomiche. Tra le pagine troviamo infatti accurate descrizioni di ricette e interi menù pasquali.
Curiose e particolari la copertina e la quarta di copertina, piene di simbologie cristiane e pagane, una commistione di riferimenti, tra religione e misticismo: c'è il crocifisso e il cero pasquale, le campane e una colomba ma troviamo anche il tempio della dèa Mefite, l'effigie pagana di Zeus e gli elementi astrali, sole e luna. Una copertina che funge quasi da avviso al lettore che deve aspettarsi, nel libro, il cielo e la terra, la spiritualità cristiana unita alle cerimonie folkloristiche. «Paese che vai, pasqua che trovi» è il primo libro che raccoglie, in maniera sistematica, il patrimonio immateriale dei riti e della cultura popolare in Irpinia nel tempo della Pasqua. Un lavoro che forse solo lo sconosciuto autore poteva fare, un bibliotecario con venti anni di lavoro alle spalle, in diverse biblioteche laiche ed ecclesiastiche irpine, fra cui la Biblioteca provinciale, la Biblioteca di Montevergine e quella del Goleto. Il volume gode del Patrocinio dell'Ente Provincia di Avellino, dell'Ente Provinciale del Turismo di Avellino e dell'Unpli (Unione nazionale Pro loco d'Italia) di Avellino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L'autore riporta storie, credenze, tradizioni irpine nel periodo della Pasqua in tutto il suo lunghissimo arco temporale, dalle Sacre Ceneri alla Pentecoste, che quest'anno cade il 12 giugno. Ogni periodo liturgico ripercorre le usanze dei diversi paesi irpini. Una divisione che rende agevole anche solo consultare il volume. Curiosità, aneddoti, descrizioni puntuali di eventi, dalle processioni ai canti, dalle sacre rappresentazioni alla ritualità quotidiana, dai gesti simbolici alla semplice religiosità popolare. Un elegante segnalibro in stoffa arriva in soccorso ai più distratti. E anche il più disincantato lettore si accorgerà che le pagine sono state redatte dopo una lunga consultazione di libri e riviste ma soprattutto, dopo un'assidua ricerca sul campo. «Interi motori usurati girando in lungo e in largo per quasi tutto il vastissimo territorio irpino... da Senerchia a Montaguto, da Lauro a Monteverde»: così l'autore descrive la sua meticolosa e appassionata ricerca nel mondo delle festività pasquali. Una ricerca realizzata attraverso la raccolta di materiale fotografico, di manifesti, cartoline ma soprattutto di testimonianze e racconti, oltre che di visioni dirette di riti e manifestazioni, di registrazione di voci e sentimenti. Una sorta di bibliotecario-giornalista che non manca di riportare alcune particolarità come le tradizioni gastronomiche. Tra le pagine troviamo infatti accurate descrizioni di ricette e interi menù pasquali.
Curiose e particolari la copertina e la quarta di copertina, piene di simbologie cristiane e pagane, una commistione di riferimenti, tra religione e misticismo: c'è il crocifisso e il cero pasquale, le campane e una colomba ma troviamo anche il tempio della dèa Mefite, l'effigie pagana di Zeus e gli elementi astrali, sole e luna. Una copertina che funge quasi da avviso al lettore che deve aspettarsi, nel libro, il cielo e la terra, la spiritualità cristiana unita alle cerimonie folkloristiche. «Paese che vai, pasqua che trovi» è il primo libro che raccoglie, in maniera sistematica, il patrimonio immateriale dei riti e della cultura popolare in Irpinia nel tempo della Pasqua. Un lavoro che forse solo lo sconosciuto autore poteva fare, un bibliotecario con venti anni di lavoro alle spalle, in diverse biblioteche laiche ed ecclesiastiche irpine, fra cui la Biblioteca provinciale, la Biblioteca di Montevergine e quella del Goleto. Il volume gode del Patrocinio dell'Ente Provincia di Avellino, dell'Ente Provinciale del Turismo di Avellino e dell'Unpli (Unione nazionale Pro loco d'Italia) di Avellino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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