mercoledì 14 novembre 2012

Petrolio in Irpinia, i Comuni bocciano il piano


Gesualdo e Nusco dicono no alle trivellazioni: troppo rischiose. Lunedì i dossier alla Regione

DA IL MATTINO DI AVELLINO 14 novembre 2012

Loredana Zarrella

Una corsa contro il tempo per dire no al petrolio. Entro lunedì 19 bisognerà far pervenire alla Regione Campania le osservazioni contro l’approvazione del progetto di perforazione del pozzo esplorativo Gesualdo 1, prima fase del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato Nusco. È quanto farà il Comune di Gesualdo dopo averne discusso in consiglio comunale. Un’assemblea pubblica a cui ha partecipato, in via straordinaria, il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, e durante la quale hanno preso la parola anche due esponenti del Comitato «No petrolio», Donatello Matassino e Janet Natale. «È necessario muoversi, invitiamo ancora i Comuni interessati a unirsi al nostro comitato perché, forse, c'è ancora tempo per evitare le trivellazioni», hanno ribadito i due giovani. Il consiglio ha abbracciato all’unanimità la questione e si è detto pronto a far parte del comitato. Dura la posizione del sindaco, Carmine Petruzzo: «Vogliamo che il nostro territorio venga preservato da ogni tipo di inquinamento. Siamo dunque nettamente contrari all'esplorazione petrolifera. Il territorio deve essere mantenuto pulito, lontano da ogni tipo di speculazione».

Soddisfatto il Comitato, seppur amareggiato di non aver raccolto prima l’adesione dei 47 Comuni ches i trovabo nell’area interessata dalla ricerca di idrocarburi. Soltanto Bagnoli Irpino aveva risposto all’appello. Ora, se la verifica ambientale sarà superata, si procederà a trivellare fino a 2000 metri secondo quanto evidenziato nel fascicolo presentato dalla società «Italmin exploration». Mentre i rappresentanti della società di idrocarburi hanno assicurato che agiranno nel rispetto dell’ambiente, secondo severe regole e procedure, serie sono le preoccupazioni emerse durante il consiglio comunale. Lo stesso sindaco ha sottolineato che la perforazione avverrebbe su un mare di acqua, così come emerso da alcuni studi sull’area compresa tra Frigento e Gesualdo. «Dobbiamo opporci fieramente contro chi vuole mettere a repentaglio le nostre ricchezze idriche - sottolinea Petruzzo - senza contare che la ricchezza andrebbe ad altri e non a noi». Le perforazioni andrebbero inoltre a smuovere le faglie sismologiche attive, secondo quanto sostenuto da Franco Ortolani, ordinario di Geologia all’Università «Federico II» di Napoli. Convinto che, in questa fase dei primi sondaggi, sia necessario informare è il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, che ha riconsiderato la sua posizione inizialmente favorevole: «Bisogna organizzare, insieme al Comitato ”No petrolio”, un convegno per informare bene i cittadini perché ci sono molte divisioni ancora nella comunità, tra favorevoli e contrari. Non escludo inoltre un referendum perché la cosa giusta è dare la parola ai cittadini. Le società che verranno a fare le esplorazionidevono sapere che non troveranno un territorio da colonizzare o da sfruttare ma che noi sindaci controlleremo attentamente tutti i passaggi, dai sondaggi alle eventuali trivellazioni».
Durante il consiglio comunale si è discusso di altre emergenze del territorio. L'assemblea si è espressa a favore dell’iniziativa di protesta dell’Anpas di Gesualdo contro la revoca della postazione 118 Stie, inzialmente assegnata e poi concessa, invece, dall’Asl al Comune di Frigento. Petruzzo: «Faremo ricorso al Tar e inviteremo i sindaci della media valle del Calore a sottoscrivere il documento che abbiamo messo a punto con l’Anpas». Presenti in aula anche i rappresentanti della Pubblica assistenza gesualdina che hanno sottolineato la centralità di Gesualdo. Quanto alla questione del giudice di pace di Frigento, il consiglio si è spaccato: 8 favorevoli e 6 contrari a mantenere il presidio di giustizia. Frigento, Sturno e Villamaina hanno già deliberato a favore, all’unanimità. Contrario il capogruppo dell’opposizione, Carmine Cogliano, secondo cui, visto che si tratta di una decisione che incide sulle casse comunali, altri sono i problemi da affrontare al momento. © RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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