DAL MATTINO DI AVELLINO lun 26 marzo 2012
Loredana Zarrella
A Gesualdo la dichiarazione di guerra ai giganti dalle pale eoliche è appena stata emessa ufficialmente. L'intero consiglio comunale, riunitosi in seduta straordinaria, ha imbracciato le armi contro l'installazione di cinque impianti eolici. Tra i presenti, in via eccezionale, anche l'eurodeputato Giuseppe Gargani, l'assessore provinciale Domenico Gambacorta e il capogruppo Pdl a Palazzo Caracciolo, Franco Di Cecilia. A loro e a tutti cittadini il sindaco Carmine Petruzzo si è rivolto con un accorato appello: «Abbiamo necessità di ricorrere al vostro aiuto per porre rimedio a chi vuole deturpare il nostro paesaggio. Le richieste di installazione degli impianti non rispetterebbero, tra l'altro, le distanze minime dalle abitazioni previste dalla legge». Convinto che la politica debba fare la sua parte in questa questione è Gargani: «La mia solidarietà non finisce qui, è compito di un politico tutelare le bellezze del territorio per cui darò tutto l'aiuto necessario per evitare questo oltraggio».
Le cinque pale eoliche, quattro della consistenza di 0,900 mw e una di 55 kw, sarebbero installate a monte e a valle della SS303, su via Valle e in località Capo Gaudio, zona di interesse archeologico. Tralicci in acciaio alti quasi 100 metri, a poche centinaia di metri dal centro storico, che provocherebbero un forte inquinamento visivo ed acustico. Non contrario alle fonti energetiche rinnovabili ma all'uso indiscriminato che alcune società ne fanno, il consiglio si è espresso all'unanimità, avanzando proposte fattive di resistenza: contro a quello che è stato definito uno scempio si risponderà con comitati operativi di lotta e raccolte di firme. Si profila necessaria inoltre la redazione di un piano energetico comunale, così come suggerito dallo stesso Gambacorta, disposto a fare tutte le verifiche necessarie al caso. E' la Provincia l'ente, infatti, deputato a rigettare o meno la richiesta di installazione di quattro dei cinque impianti, quelli di maggior potenza. Sulla concessione dell'autorizzazione unica peseranno i no dell'Arpa e della Soprintendenza ma peserà certo molto il parere del Comune, ha dichiarato l'assessore.
Le cinque pale eoliche, quattro della consistenza di 0,900 mw e una di 55 kw, sarebbero installate a monte e a valle della SS303, su via Valle e in località Capo Gaudio, zona di interesse archeologico. Tralicci in acciaio alti quasi 100 metri, a poche centinaia di metri dal centro storico, che provocherebbero un forte inquinamento visivo ed acustico. Non contrario alle fonti energetiche rinnovabili ma all'uso indiscriminato che alcune società ne fanno, il consiglio si è espresso all'unanimità, avanzando proposte fattive di resistenza: contro a quello che è stato definito uno scempio si risponderà con comitati operativi di lotta e raccolte di firme. Si profila necessaria inoltre la redazione di un piano energetico comunale, così come suggerito dallo stesso Gambacorta, disposto a fare tutte le verifiche necessarie al caso. E' la Provincia l'ente, infatti, deputato a rigettare o meno la richiesta di installazione di quattro dei cinque impianti, quelli di maggior potenza. Sulla concessione dell'autorizzazione unica peseranno i no dell'Arpa e della Soprintendenza ma peserà certo molto il parere del Comune, ha dichiarato l'assessore.
Situazione analoga a Casalbore, dove questa sera approderà in consiglio comunale la vicenda relativa all’autorizzazione all’esercizio dell’impianto di 48 mw che la società «C&C Tre Energie srl» intende realizzare. Il sindaco Raffaele Fabiano proporrà, a tutela del Comune, non solo il ricorso al Tar, ma anche la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino. Il Comune non avrebbe partecipato ad alcuna conferenza dei servizi nel corso della quale sarebbero state adottate le decisioni relative all’installazione dell’impianto. Come pure avrebbe avuto notizia di cessione di ramo d’azienda con costituzione di nuova società soltanto a cose fatte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento