domenica 2 giugno 2013

I piccoli borghi irpini con Legambiente celebrano la Festa della Repubblica

La giornata
"Voler bene all'Italia", l'edizione numero dieci ospitata da Frigento, paese simbolo di eccellenza

DA IL MATTINO DI AVELLINO 1 giugno 2013

Loredana Zarrella

   Ci si appresta a celebrare la Festa della Repubblica ma anche quella dei piccoli comuni: gli innumerevoli distretti della bellezza disseminati lungo tutto lo Stivale, gloria e vanto di un’Italia ricca di storia e cultura.
   È doppia dunque la gioia nazionale. Accanto alle celebrazioni ufficiali in ricordo del 2 giugno 1946, si affiancherà «Voler bene all’Italia», la festa promossa da Legambiente e giunta ormai alla decima edizione. Dibattiti, degustazioni, visite guidate organizzate in tutta la Penisola per riscoprire l’inestimabile patrimonio d’arte, natura e tradizioni racchiuso nelle piccole realtà. Stiamo parlando del 72% degli oltre 8mila comuni italiani, centri con meno di 5mila abitanti e dove vivono 10 milioni e mezzo di cittadini. All’appello dell’associazione ambientalista, di unirsi idealmente in un’unica festa, hanno risposto, in Irpinia, i centri di Calitri, Bisaccia, Torella dei Lombardi, Teora, Vallesaccarda e Frigento, il paese a circa 40 chilometri da Avellino, borgo simbolo di una terra che vive e respira grazie alle tante eccellenze locali.
    
«Siamo onorati di ospitare l’evento principale dell’iniziativa nazionale di Legambiente - dichiara l’onorevole del Pd e sindaco di Frigento Luigi Famiglietti -. Da sempre sostengo come sia fondamentale la priorità dell’impegno per la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità dei piccoli comuni, che non sono solo delle ricchezze ereditate dal passato, da tutelare, ma soprattutto qualità da mettere in luce ed esaltare; e le azioni di Legambiente vanno assolutamente in questa direzione». Grande è l’entusiasmo della comunità, sottolinea Famiglietti: «Tutti si stanno impegnando affinché le nostre risorse siano presentate al meglio: cultura, patrimonio artistico, enogastronomia, saperi e tradizioni; ogni tassello del nostro meraviglioso mosaico avrà una rappresentazione, una testimonianza».      
     Valorizzare le risorse delle piccole comunità, prestigio nazionale, è l’obiettivo di Legambiente, scesa in campo per combattere la rarefazione dei servizi e lo spopolamento a cui sono sempre più soggetti questi territori. L’appuntamento, a Frigento, è alle 10, a Palazzo De Leo, quando la manifestazione sarà aperta dai Sindaci dei piccoli Comuni della Campania, dai distretti di eccellenza e da Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, promotore di una proposta di legge a favore dei comuni con meno di 5mila abitanti. Si prevedono, tra le tante misure, servizi migliori (sanità, istruzione e trasporti), recupero dei centri storici, tutela dell’ambiente, promozione della cablatura e della banda larga. Gli alunni della scuola secondaria «Pascoli» di Grottaminarda eseguiranno poi l’inno nazionale in piazza Municipio, dove cuochi appassionati e ristoratori parteciperanno a una gara di cucina. Sarà premiato il piatto tipico «lagane e cicerchie». Al via degustazioni del formaggio Carmasciano, del vino aglianico e dell’olio Ravece. Sarà presente anche il Comune di San Marco dei Cavoti (Bn) con uno stand di prodotti tipici e l’Associazione Amici delle Alici di Cetara (Sa). Previsti laboratori per bambini e visite guidate a cura della Proloco frigentina attraverso le cisterne romane, i palazzi storici del ‘700, la cattedrale e via Limiti, lunga balconata naturale su oltre centro paesi irpini. Sarà il «Gruppo Folk Frigento» ad animare le vie del borgo mentre in piazza saranno allestiti mercatini di vario genere, con prodotti enogastronomici e mostre di artigianato locale.
   
«Quest’anno la coincidenza con la Festa della Repubblica - dichiara Alessandra Bonfanti, responsabile per la direzione nazionale della campagna - ci offre la grande occasione di accogliere il nuovo settennato del Presidente con un appello sottoscritto da oltre 800 amministratori a guardare al futuro del Paese nell’ottica della bellezza, che dovrebbe diventare la chiave per rivedere tutte le politiche d’intervento sul territorio». © RIPRODUZIONE RISERVATA



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