giovedì 11 agosto 2011

Calvino e i suoni della luna, a Bisaccia la notte di Gramatio

Il concorso internazionale intitolato a Metallo tra musica e letteratura
DAL MATTINO DI AVELLINO 5 agosto 2011

Nel suo testamento la definì «dolcissima patria mia». Ora, quattrocento anni dopo, Bisaccia, la città che gli diede i natali, gli rende omaggio con un concorso musicale. Dopo anni di oblio, il grande polifonista Gramatio Metallo (1540-1615) torna ad essere figura di prestigio attorno a cui far ruotare studi e concerti. In questa serie di iniziative culturali si inserisce il Concorso internazionale di composizione, giunto alla seconda edizione. Domani, alle 20,30, nel Palazzo Ducale la premiazione dei vincitori all'interno di una manifestazione che ha eletto Lucrezia Lante della Rovere come sua madrina d'eccezione. Con Carlo Alberto Neri al pianoforte e Gabriele Betti al flauto, la celebre attrice eseguirà i brani premiati, composizioni che la giuria ha chiesto fossero scritte su testi di Torquato Tasso, il poeta che Giovanni Battista Manso ospitò nel suo feudo di Bisaccia.

La palma della vittoria è andata a Fabio Luppi, il giovanissimo compositore bolognese che ha realizzato la migliore composizione di un brano di Tasso per voce recitante, pianoforte e flauto. Il brano di Luppi sarà pubblicato a cura del Centro Studi Gramatio Metallo, presieduto dal dott. Gaetano Macina e sostenuto dal sindaco Salvatore Frullone. La giuria, con il suo presidente, il maestro Carlo Alberto Neri, ha deciso inoltre di assegnare un riconoscimento speciale ad altri due concorrenti: Alberto Dipace e Pasquale Alessio.
Impegnato nella riscoperta del grande musicista, l'istituto culturale dedicato a Gramatio Metallo ha già promosso altre iniziative. Ai convegni di studi si è affiancata un'importante revisione di brani sacri curata dal professor Antonio Polidoro del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Un ricco repertorio che è stato presentato, lo scorso anno, nella cattedrale di Bisaccia in un concerto affidato al Coro Mysterium Vocis di Napoli, diretto da Rosario Todaro.
Vissuto nel feudo irpino nei suoi primi quarant'anni di vita, Gramatio Metallo è «un polifonista robusto che ha praticato le forme sacre e profane, una personalità di grande freschezza intellettuale e di grande versatilità», così come lo ha definito il professor Polidoro. Tra le sue produzioni figurano messe, mottetti, villanelle, canzoni d'intavolatura, addirittura una moresca.Compositore prolifico, Metallo insegnò musica a Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata, Bisaccia e a Napoli, per la famiglia Brancaccio. Tracce di vita desunte dall'interrogatorio che subì quando, nel 1571, venne arrestato a Napoli dall'Inquisizione. Fu maestro di cappella a Bassano del Grappa ma anche a San Marcuola a Venezia dopo un lungo viaggio in Oriente nei primi anni del 1600. Dalle annotazioni su alcune sue composizioni sappiamo che fu a Creta, ad Alessandria d'Egitto, a Damietta, Gerusalemme, Nazareth,Betania,al Cairo. Per motivi a noi ignoti, ma come ricorda lui stesso nei suoi Magnificat, a Creta fu processato e imprigionato. La sua opera più fortunata fu quella dei "Ricercari a due voci per sonare et cantare", ristampati più volte dall'autore e poi ripubblicati postumi fino al tardo Seicento.
Ora, nella Bisaccia del XXI secolo, concittadini sensibili hanno riscoperto la figura del grande musicista bisaccese, contemporaneo del madrigalista Carlo Gesualdo. Per rendergli omaggio nel migliore dei modi sono stati convocati grandi maestri musicisti come Carlo Alberto Neri, pianista, compositore e direttore d'orchestra di fama internazionale, e Gabriele Betti che, dopo gli studi con Roberto Fabbriciani, ha tenuto concerti in tutto il mondo ed eseguito in prima assoluta concerti di autori contemporanei come Salvatore Sciarrino. In serata i due musicisti eseguiranno anche brani di Claude Bolling e di Richard Addinsell. Lucrezia Lante della Rovere interpreterà invece, oltre ai brani premiati, e sempre con l'accompagnamento musicale di pianoforte e flauto, "La distanza della luna", il primo racconto delle Cosmicomiche di Italo Calvino, scrittore molto amato dall'attrice. In nome del grande Gramatio, tutto il cosmo delle arti pare essersi messo in movimento. Così, Letteratura e Musica si ritroveranno a festeggiare insieme, a colpi di rime e di note, nel castello dove, si racconta, Torquato Tasso, malinconico e malato, trovò grande sollievo. Nella dimora del marchese Manso, suo grande amico, fu anche la musica a salvarlo.
Del potere delle note era consapevole Gramatio Metallo quando scriveva che la musica «è arte libera e dilettevole, necessaria, essendo stata dalla benignità del cielo data all'uomo per iscacciar l'odio, il tedio, la mestitia e per mitigare le passioni dell'animo e del corpo, e per consolazione e ricreazione delle fatighe humane, et per accrescimento di tutte le allegrezze e feste».

Loredana Zarrella

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