venerdì 25 novembre 2011

Giorgio Gori, angelo del terremoto a Frigento

DAL MATTINO DI AVELLINO 25 novembre 2011

Loredana Zarrella

In Irpinia, dopo il terremoto del 23 novembre ’80, accorsero migliaia di volontari da tutta Italia. Tra questi un giornalista di vent’anni, Giorgio Gori, che sarebbe poi diventato direttore di Canale 5 e Italia 1 e fondatore della casa di produzione televisiva «Magnolia». Per aver portato conforto e aiuto a una popolazione gravemente provata dal sisma, il consiglio comunale di Frigento ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria. Oggi alle 16, nell'aula consiliare del Comune, la cerimonia, alla presenza del sindaco Luigi Famiglietti, di Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, di Giacomo D'Arrigo, coordinatore nazionale Anci giovani, delle autorità civili, militari e religiose. Un’onorificenza importante che l’amministrazione frigentina ha voluto assegnare in concomitanza con l'anniversario del sisma del 23 novembre. «A Frigento, tra gli Angeli del terremoto, così come li ha definiti Legambiente, Giorgio Gori arrivò con un’associazione di Bergamo per dare aiuto materiale e sostegno morale alla popolazione».

Alla cerimonia saranno presenti rappresentanti della Protezione civile e della Pubblica assistenza di Frigento perché «è indispensabile ricordare anche che, proprio dopo il sisma, prese vita in Italia la grande ed efficiente rete del volontariato». Ragazzi della scuola media ed elementare saranno invece presenti per arricchire, attraverso l'ascolto di testimonianze vere, una pagina di storia di cui non furono protagonisti ma che resta parte indelebile della memoria collettiva. Alla presenza di un angelo del terremoto, per di più famoso, presenteranno inoltre un video di 8 minuti da loro realizzato con le immagini raccolte su quei momenti. Frigento contò quattro vittime e un migliaio di sfollati. «Tutta la cittadinanza - afferma il sindaco Famiglietti - porta riconoscenza ai volontari che, in prossimità del Natale, organizzarono attività sociali nelle tendopoli e giochi per i bambini per tenere alto il morale». Quell'impressionante catena di solidarietà che l'Irpinia conobbe dopo quel tragico evento viene così oggi ricordata, a 31 anni di distanza, attraverso l'onorificenza a un angelo famoso, a rappresentanza dei tanti volontari che da lontano accorsero nel luogo del disastro. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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